Cosa posso dire di me?
Posso dire di essere un… pittore della domenica!
Quando il tempo e l’ispirazione me lo permettono, mi diverto a dipingere cose strane che fanno capo al surrealismo novecentesco.
Da alcuni anni sono membro dell’Associazione Artisti del Quartiere Garibaldi di Milano ed espongo periodicamente in mostre personali e collettive presso lo spazio “Arte come linguaggio e poi…” di via Varese 6 a Milano, in zona Garibaldi-Brera-LaFoppa (M2 Moscova, vedi mappa in fondo alla pagina)
Hanno detto di me…
Un’affascinante venatura surrealista connota i dipinti di Roberto Albertoni: ricordano gli echi dei maestri del surrealismo del ‘900, ma grazie ad abili passaggi coloristici, ci riportano direttamente nel cuore della contempora-neità, con un effetto meta-temporale davvero godibile e assolutamente intrigante.
(Simone Fappanni, critico e storico dell’arte)
Le sue opere di natura surreale ci conducono in una dimensione “altra”, sospese e distanti nel tempo, ma tangibili e percettibili. Ricche di allusioni e doppi sensi, sono un continuo esercizio di fantasia per la mente grazie alle immagini e alle metafore che suscitano. Luoghi allusivi, concreti ma non realizzabili, fantasiosi e a volte spaesanti.
(Francesca Masucci, critica d’arte)
(…) Utilizza i colori del sogno che si materializzano nell’immaginazione più fervida che permea le sue opere. Troviamo accostamenti inconsueti e deformazioni irreali, immagini, emozioni che si sviluppano in maniera illogica, atmosfere magiche ed enigmatiche di apparente semplicità che mostrano la luce irreale che colora oggetti e cieli di tinte innaturali. (…)
(Elena Bellini, critica d’arte)
Roberto Albertoni dimostra una notevole dinamica creativa ironicamente aggressiva nell’immagine. Facendo leva su una forte abilità disegnativa (che fa parte del suo corredo professionale di illustratore) porta avanti un discorso parallelo prettamente artistico, con originale personalità espressiva.
Usando una tecnica mista che si esprime con efficacia in un linguaggio figurativo fuori del comune, rivela un mondo fantasioso che trova accenti di umorismo satirico portato a un livello che pochi hanno saputo raggiungere.
Questo complesso mondo sognato ha una vera carica espressionistica che va goduta
così, nella sua immediatezza visiva, senza troppo analizzarla e schedarla, come se fosse una favola narrata da un fine dicitore che, alla fine, merita comunque un applauso.
(prof. Franco Salvotti, critico d’arte)
…È un’arte che trascende il suo significato originale in un’atmosfera magica
e sognante, è un riscontro dell’elaborazione dell’estetica, forse romantica, in una risoluzione onirica dei fantasmi della natura e della poesia…
(Luciana Del pero, storica dell’arte)
Ma…
che cos’è il surrealismo?
“…Senza insistere sul carattere estremamente geniale delle manifestazioni di certi pazzi, nella misura in cui siamo capaci di apprezzarli, noi affermiamo la legittimità assoluta della loro concezione della realtà e di tutti gli atti che ne derivano…”
(Manifesto dei Surrealisti – 1925)
“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.”
(Paulo Coelho, scrittore)
Roberto Albertoni è attivo come pittore da circa 20 anni, ha svolto numerose personali e collettive nel corso degli anni ‘80/’90 e, dopo un periodo di riflessione in cui ha sperimentato diverse tecniche pittoriche, dall’acquerello all’acrilico (a pennello e ad aeropenna), è approdato definitivamente all’olio. La sua opera si ispira al simbolismo visionario di De Chirico e di Magritte, reinterpretando il surrealismo in chiave attuale.
Fa parte del gruppo artistico dell’Associazione Artisti del Quartiere Garibaldi di Milano, con sede in via M. Gioia, 41/A e spazio espositivo presso il Centro Internazionale Studi e Lavoro S. Pietro di via Varese 6 a Milano, zona corso Garibaldi – LaFoppa (M2 Moscova). Info: tel.02-29003084 – biancus@fastwebnet.it
- La rimozione dei silenzi (2019) – olio su tela cm 60×50
- Questa E’ una pipa (2019) – olio su tela cm 50×40
- La propagazione del transfert (2019) – olio su tela cm 50×50
- Gradus ad Parnassum – 2019
- Il bacco del millennio – 2019
- Still Life impossibile 6 (2018) – olio su tela cm 30×40
- La valigia diplomatica (2017) – olio su tela cm 50×60
- Ricordo infinito (2018) – olio su tavola cm 30×40
- Percorso obbligato (2018) – olio su tela cm 40×50
- Pensiero a perdere (2018) – olio su tela cm 50×60
- Nostalgia ignota (2018) – olio su tela cm 40×60
- la Nike di Torvelasca (2018) olio su tela cm 40×50
- la dialettica delle visioni (2018) olio su tela cm 50×40
- periferia 5 (2015) olio su tela – collezione privata
- still life n°13 (2004) olio su tela cm 40×50
- still life impossibile (2010 – collezione privata) olio su tavola cm 50×40
- still life impossibile n°4 (2012) olio su tavola cm 20×30
- still life impossibile n°3 (2012) pastelli + olio su tavola cm 40×30
- sogni con le ali (2013) olio su tela cm 50×60 –
- senza titolo ma con vari significati diversi (2018) olio su tela cm 40×50
- q-otazero (2016) olio su tela cm 50×40
- performance (narcisus 2000) (2012) olio su mdf cm 30×65
- mouse (2009) olio su tela cm 40×50
- l’ora sconosciuta (2018) olio su tela cm 50×50 –
- l’impero della carta (2016) olio su tela cm 50×60
- l’enigma impossibile (Escher o non Escher) (2013) olio su tela cm 40×60
- le ombre del futuro (2015) olio su tela cm 60×50
- le finte vittime (2016) olio su tela cm 60×50
- le boeuf sur le toit (omenatge a Dàrius Milhaud) (2011) olio su tela cm 50×35
- le 6 fatiche (2017) olio su tela cm 40×50
- l’arca (2013) olio su tela cm 50×60
- l’anima del cielo (2013) olio su tela cm 40×40
- la vénus de millaud (2015 – collezione privata) olio su tela cm 60×50
- la traversata (2010) olio su tela cm 60×50
- la sedia impossibile (2012) olio su tela cm 50×60
- a scala rosa n°2 (2008) olio su cart. telato cm 35×50
- la foresta artificiale (2014) olio su tela cm 60×50
- la filosofia quotidiana (2014) olio su tela cm 50×60
- il postmodernista (2010) olio su tela cm 50×60
- il problema irrisolto n°2 (2013 collezione privata) olio su cart. telato cm 40×50
- il tempo dilatato (2010) olio su tela cm 60×50
- integrAzione (2011) olio su tela cm 40×50
- la caduta dell’impero della carta (2016) olio su cart. telato montato cm 30×40
- il pianista sull’oceano (2011) olio su tela cm 60×50
- i musi inquietanti (2018) olio su tela cm 60×40
- gli oscuri sentieri (2009) olio su tela cm 40×50
- gasometro pendente n°2 (2012) olio su cart. telato cm 40×50
- frecciarossa (2015) olio su tela cm 60×50
- autoritratto con spighe di riso e piselli bolliti (2005) olio su tela cm 50×40
- aurora inquieta (2015) olio e materiali diversi su tela cm 50×60
- anfitrite (2011) olio su tela cm 40×50
- andare oltre (2018) olio su tela cm 50×60
- almadea (2012) acrilico acquerellato su tav. telata cm 50×35
- aleis mortuis (2012 – collezione privata)) olio su tela cm 40×50
- il sogno scaduto (2019) – olio su tela cm 60×50
- fine pausa (2020) – olio su tela cm 40×40
- Inanimum verisimile – olio su mdf cm 57×42 (2020)
- Vista a volo di rondine sull’umanità in via di regresso all’interno di forme metamorfico-quantistiche – olio su tela cm 60×50 (2020)
- concetto metà fisico – olio su tela cm 35×50 – 2020
- similitudo conversa (2020) olio su tela cm 50×40
- la restituzione del dovuto (2021) – olio su tela cm 35×50
- la sfida resiliente (2021) – olio su tela cm 50×60
- sursum pollices (2020) – olio su tela cm 40×40
- La trama dell’irrazionale (2020) – olio su tela cm 60×50